OMELIA XVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Anno B

LETTURE: Ger 23,1-6; Sal 22; Ef 2,13-18; Mc 6,30-34

“Gesù vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore”.

Si può essere in mezzo ad una moltitudine di persone, ma essere soli. La solitudine è l’incapacità di comprendere cosa c’entri l’altro, o quanto stai facendo, con il tuo desiderio di felicità. In un mondo individualistico come il nostro, dove ognuno cerca di affermarsi a scapito di tutto e di tutti, questa dimensione umana è la normalità ed è per questo che abbiamo bisogno di Uno che ha compassione di noi e ci inviti: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’»

Uscire dalla solitudine, vivere una vita felice è possibile a due condizioni:

Che qualcuno abbia compassione di noi, che qualcuno dentro questa compassione ci aiuti a riposare un po’.

Incontrare una esperienza che “cum patire” soffre con noi per questo disagio forte che la vita odierna ci ha costretti a subire, e ci aiuti ad uscirne “ri-posando” un po’. Solo l’Amore sana e ricostituisce la nostra vera identità.

Solo l’amore di qualcuno muove, commuove. Bella questa figura del buon Pastore descritta dal profeta Geremia: di fronte ad un mondo che ci usa e ci fa cadere nella solitudine, “susciterò a Davide un germoglio giusto. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo, e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia”. E’ profezia di Cristo che, per dirla con San Paolo nell’Epistola odierna, eliminerà la divisione “Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola, abbattendo il muro di separazione che li divideva”

Un amore che ci aiuta ad un lavoro serio: Ri-posare. Parola composta che, nella nostra lingua, letteralmente significa posare nuovamente lo sguardo su ciò che si è vissuto, fermarsi, appunto per guardare in profondità e a partire dal suo insegnamento, ricomprenderne il senso profondo di ciò che si è vissuto, dandone un giudizio: fa crescere o no l’umano che è in me? La gente lo aveva capito, per questo lo cercava: “erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.”

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